Page 55 - BBML_nr04_flip
P. 55

  Basket Brescia Magazine Leonessa 4: 51-56, 2020
www.basketbrescialeonessa.it
 nella sua squadra, la Febal Napoli, molti anni dopo, offrendomi poi la possibilità di iniziare ad allenare come suo assistente a Brescia.
Da giocatore sei arrivato a un microm dal coronare il grande sogno dello scudetto. Parlaci della stagione 1981/1982... qual’ era il segreto di quella squadra?
Due giocatori americani formidabili come Piet ed Abernety, un grande allenatore come Sales, ma soprattutto il desiderio di riscattare una retrocessione amarissima visto come era iniziata la stagione in cui poi andammo in A2, primi in classifica dopo 5 partite. Il triste ricordo di un ultima partita all’EIB contro Trieste... già retrocessi ma con 4.000 persone sulle tribune a testimoniare che nonostante tutto la Brescia cestistica era presente...
Con la femminile ti sei rifatto vincendo tutto, cosa si prova a vincere uno scudetto?
Ci sono voluti 17 anni prima che potessi assaporare il piacere di una vittoria. Era diventata un’ossessione soprattutto quando sentivo parlare le mie giocatrici che avevano vinto tutto... Una volta a Mosca durante una partita di Eurolega chiesi a Viviana Ballabio, la mia capitana, che cosa si provava a vincere un campionato. “In quel momento ti senti in cima al mondo” fu la sua risposta; posso aggiungere che la sensazione dura un “nano secondo” perché dopo vieni travolto dai festeggiamenti, ma quel “nano secondo” ti ripaga di tutti i sacrifici... e ti spinge a lavorare ancora più forte per rivivere il “nano secondo”... sapendo che non è detto che ce ne sia un altro, ma in ogni caso ne vale sempre la pena...
Il giocatore più forte con cui hai giocato?
Dave Sorenson, quando giocavo per l’IBP Roma
Il miglior allenatore che hai avuto?
Familia Schio. Campione d’Italia 2004-2005 con coach Fabio Fossati; la formazione: Arnetoli, Caracciolo, Caselin, Cintia dos Santos, Consolini, Donaphin, Marcato, Masciadri, Moro, Pozzan, Rezoagli, Taylor (foto familabasket.it).
   Sono stato fortunato ho avuto non molti allenatori, per un verso e per l’altro tutti grandissimi che mi hanno cresciuto prima come uomo e poi come giocatore. Bianchini, Sales, Mangano, Taurisano... meglio di così...
53






















































































   53   54   55   56   57