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Basket Brescia Magazine Leonessa 4: 3-13, 2020
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con cui ho fatto l’esordio in serie A, allora c’era anche Pozzecco e un gruppo di bravi ragazzi che non stò ad elencare tutti, fu una bellissima esperienza peccato che durò poco perché l’anno successivo fummo estromessi dal campionato
Raccontaci le tue prime esperienze come allenatore?
Ho fatto inizialmente il terzo allenatore della prima squadra a Torino e il vice allenatore degli juniores, l’anno dopo ho fatto capo allenatore juniores e vice prima squadra poi sono andato ad Asti in C2 che vinsi e salimmo in C1, vinsi anche la C1 ad Asti per poi andare ad allenare a Bergamo un ‘esperienza non buonissima perché venni esonerato, l’anno successivo passai a Castelleto Ticino
La tua vera prima grande esperienza è probabilmente Capo d’Orlando dove in breve diventi l’idolo dell’Isola, gestendo Gianmarco Pozzezzo. Un ricordo di quel periodo.
Una cosa bella legata al basket ai tempi di Capo D’Orlando fu durante una partita con Avellino in cui eravamo avanti molto nel punteggio, loro iniziano a pressare, ed andiamo in difficoltà, su una rimessa dal fondo Pozzecco non si fa trovare pronto, chiamo minuto, e sul minuto gli dico Gianmarco sei il play devi andare a ricevere e lui risponde “ma ce ne sono altri quattro ci pensano loro”. Un ‘altra cosa non legata al basket voleva sempre dopo la partita portarmi in discoteca , lui mangiava in un ristorante e io in un altro e poi lui arrivava e voleva sempre andare in discoteca ma io non andai mai e tronavo da mia moglie.
Da un’isola all’altra passando per Udine. Scetticismo come sempre iniziale a Sassari, ma la storia la fai tu. Puoi raccontarci quello che vuoi “Mourinho di Alghero”.
A Udine non andò benissimo venni esonerato. Mi chiamò poi Pinuccio Mele, iniziammo bene poi un po’ di difficoltà con qualche contestazione , ma
Milos Teodosic
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Giannis Antetokounmpo
Velimir Perasovic